GASPERINI CAGLIARI ATALANTA INTERVISTA – Queste le parole dell’allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, intervistato da DAZN al termine del match vinto in trasferta contro il Cagliari per 1-2.
"200 vittorie? Bellissimo traguardo, ottenuto con squadre non di primissimo piano anche se l’Atalanta poi è cresciuta notevolmente nel tempo, sono state tutte vittorie sudate. Vincere le partite è sempre molto bello. Sono veramente troppe, farei dei torti a indicarne qualcuna. Se devo dire la verità non mi ricordo qual è la prima. All’esordio abbiamo perso 3-0 contro il Milan col Genoa. Però la prima è come la prima fidanzata, dovrei ricordarmela. Abbiamo vinto a Liverpool, Amsterdam, Valencia...".
"Moltissimo, temevo questa gara. Sapevamo di avere la qualità per vincere però c'era il momento particolare del Cagliari e la partita col Manchester ha lasciato scorie. Ho dovuto richiamare un po' l’attenzione ma questo è un gruppo straordinario. Ci sono state tante partite ravvicinate, è stato un tour de force incredibile ma la forza di questa squadra è nella testa, hanno motivazioni di essere protagonisti anche quest’anno. Volevamo chiuderlo al quarto posto, c’è il rischio dopo quattro anni di Champions che sia tutto dovuto, invece non è cosi e li ringrazio".
"Intanto Duvan è in una condizione straordinaria, poi dipende anche dalle partite, Aspettiamo che ritrovi la miglior condizione, come abbiamo fatto con Ilicic. Adesso andrà in nazionale ma ci contiamo molto, ci mancano i suoi gol e le sue accelerazioni".
"Sì, è un grande complimento. In questo momento abbiamo una testa unica pensante, lo dobbiamo al gruppo storico. Ho tanti capitani in squadra, mi aiutano a inserire i nuovi che arrivano e in questo il gruppo è veramente solido. Per me è fondamentale avere gli stessi principi che ci hanno portato questi risultati. Per noi è importante cercare sempre di fare un gol in più. Per avvicinarci alle squadre più forti dobbiamo prenderci dei rischi senza snaturarci. E' l’unico modo per farlo. Stasera abbiamo cambiato assetto giocando molto offensivi per chiudere la partita, non ci siamo riusciti ma siamo cresciuti. La ricerca del gioco offensivo per noi è fondamentale".
