Dal nostro inviato al Gewiss Stadium Leonardo Gabbiadini
ATALANTA PRESENTAZIONE GEWISS STADIUM - Giornata di festa quella passata in famiglia al Gewiss Stadium di Bergamo. Già verso le 17, orario di apertura previsto, i tifosi scalpitano per entrare a salutare l’Atalanta che si appresta ad affrontare il triplo impegno Serie A, Europa League e Coppa Italia.
Il programma della presentazione prevede un allenamento congiunto fra la prima squadra e l’U23 di recente costituzione che, sotto gli ordini di Francesco Modesto, affronterà il Girone A della Serie C. A seguire una partitella fra le due compagini e infine il saluto tra i giocatori e lo staff, nonché la dirigenza, dell’Atalanta e la Curva Nord Pisani.
C’è grande attesa sui gradoni della Nord e molta varietà fra i partecipanti: molti ragazzi e ragazze adolescenti, coppie con bambini entusiasti di entrare allo stadio e poi loro, quelli per cui l’Atalanta non è una passione ma una fede irrinunciabile nonostante l’età avanzata o la calda giornata d’agosto.
Un boato accoglie i ragazzi dell’U23 e la prima squadra quando scendono in campo per fare alcuni esercizi e provare qualche tiro. Qui i tifosi posso lanciare i primi applausi e i primi cori a Zapata, a de Roon e a Koopmeiners, il quale mette in mostra il suo mancino esaltando la Curva.
Sebbene tutti i protagonisti chiamati in causa dalla Curva abbiano risposto con ampi sorrisi e ricambiato il saluto delle persone presenti allo stadio, da molti è stato notato che Gianluca Scamacca, seppur invocato da due cori dai tifosi al suo ingresso, si è diretto verso il gruppo d’allenamento. Probabilmente l’attaccante era troppo concentrato e forse anche emozionato per la sua nuova avventura a Bergamo e non se ne è reso conto; ora gli aficionados neroazzurri lo aspettano per festeggiare a Sassuolo, magari con un gol dell’ex.
Al termine degli esercizi le squadre si dispongono in campo per la partitella in famiglia. La prima squadra vede sul terreno di gioco Musso, Zappacosta, Okoli, Djimsiti, Scalvini, De Roon, Koopmeiners, Ruggeri, Pasalic, Muriel, Zapata contro la squadra dell’U23.
Come ci si può aspettare il pallino del gioco è in mano alla squadra allenata da Gasperini anche se, dall’altra parte, la squadra di Modesto riesce a difendersi senza troppe sbavature e soprattutto senza rinunciare ad attaccare. Infatti, proprio su un errato disimpegno dei “grandi” Cisse riesce a battere Musso portando sull’1 a 0 i suoi.
Neanche il tempo di godersi il vantaggio che subito la prima squadra recupera lo svantaggio: punizione al bacio dalla destra di Teun Koopmeiners dopo un fallo subito da Duvan Zapata e Djimsiti, con un abile colpo di testa, riporta il risultato in parità sull’ 1 a 1. Dalla curva partono i primi cori per Gasperini che risponde divertito.
La partita si trascina con ritmi molto lenti, nessuono vuole infortuni in un’amichevole di questo tipo, con la prima squadra che prova a scardinare la difesa dei ragazzi senza però riuscire ad essere realmente efficace. Zapata corre molto cercando di impegnare la difesa avversaria e aprire varchi per un Muriel che appare lontano parente di quello ammirato fino a poco tempo fa.
Con l’ingresso in campo di Hateboer dopo il lungo stop per infortunio i tifosi esplodono per uno dei senatori della squadra e pedina irrinunciabile per Gasperini. Nel finale di primo tempo c’è qualche guizzo dell’U23 che comunque non riesce a riportarsi in vantaggio.
Il secondo tempo inizia con un gran numero di cambi; infatti, la prima squadra si presenta con Carnesecchi, Zortea, Kolasinac, Bonfanti, Okoli, Bakker, Adopo, Ederson, De Ketelaere, Lookman e Scamacca. Sono davvero molte le aspettative verso il talento belga arrivato dal Milan perché, quando ha lui la palla la Curva si accende.
Eppure, sono ancora i ragazzi terribili di Modesto a seminare il panico, anche grazie all’ingresso di Cortinovis che ben si distingue al suo ingresso in campo. Da qui in poi la squadra di Gasperini tiene costantemente le redini del gioco lasciando le briciole agli avversari.
La prima squadra gioca soprattuto nella parte destra del campo sull’asse Soppy-De Ketelaere riuscendo a servire Scamacca in un paio di buone occasioni che l’attaccante italiano non sfrutta. Proprio De Ketelaere ha sulla testa la possibilità di segnare la sua prima rete atalantina con un colpo di testa che finisce a lato di poco.
Anche sul lato sinistro formato da Bakker e Lookman si vedono buone cose, così come l’intesa fra i nuovi arrivati lì davanti: Scamacca ha sempre cercato di dialogare con De Ketelaere ed il giocatore nigeriano, anche se è apparso un po’ in ritardo di condizione.
Segnaliamo anche i cori per un idolo della tifoseria neroazzura, German El Tanque Denis, il quale era presente allo stadio per godersi la presentazione di una squadra che non lo ha mai dimenticato e che pensa sempre a lui con affetto e stima. Al grido di “salta con la curva” il bomber non si è tirato indietro e, saltando, ha accompagnato il canto della Pisani.
La partita termina quindi sul risultato di 1 a 1. Certo non ci sono stati i ritmi e l’agonismo che caratterizza le partite di alto livello; nonostante tutto, si sono viste cose buone da entrambe le parti. Le aspettative per la stagione sono alte e forse, dopo tanti anni in posizione di vertice, è anche giusto così.
Al termine della partitella entrambe le formazioni si sono avvicinate alla curva festante. Ha parlato prima il Capitano dell’Atalanta, Rafael Toloi, ringraziando tutti i tifosi per il sostegno e promettendo la maglia sudata, sempre; a seguire è il turno di Gasperini che, oltre a ringraziare, ricorda a tutti che dopo un anno possiamo tirare fuori il passaporto e ritornare in Europa: Curva Nord Pisani in delirio totale.
Chiude il Presidente Antonio Percassi che non solo appare emozionato, ma anche galvanizzato dalla risposta del pubblico accorso allo stadio in pieno agosto e soprattutto dalle possibilità di questa squadra: mai la Dea aveva investito così tanto, me diente mat a vedervi così, ha detto rivolto alle persone presenti che cantavano vinceremo, vinceremo, vinceremo il tricolor!
Anche noi, Presidente, siamo pronti a diventare matti per l’Atalanta, per chi non lo è già.
Leonardo Gabbiadini