KOLASINAC ATALANTA GASPERINI SCALVINI - Sead Kolasinac è arrivato all’Atalanta solo in estate, ma si è già conquistato un posto da titolare quasi fisso e ha saputo impressionare fin da subito Gasperini e tifosi. Tanto da far quasi dimenticare a tutti che è un nuovo arrivato. Questa sensazione, ammette in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, non riguarda solo chi lo vede da fuori, ma anche lui stesso. Queste le sue parole a riguardo, sul tecnico e sul compagno di reparto Scalvini.
“È stata anche la mia sensazione: essere qui da tempo, sentirmi a casa. Accolto. Aiutato molto, dentro e fuori dal campo, ad essere quello che si vede. La preparazione estiva, molto dura, mi ha insegnato a non accettare di essere stanco. E ho imparato molto a livello tattico”.
“Diciamo che allenarmi a 30 anni è stato un vantaggio anche per lui. Non sono lo stesso Kola di dieci anni fa: ho visto molte cose, leggo meglio le situazioni. Finora ho giocato tanto, ma sono importanti anche le cose che dici prima di una partita che non giochi, il sostegno che dai dalla panchina: anche questo credo sia stato un buon modo di ripagare la sua fiducia. Già prima di giocare, ti dice quello che succederà in campo e cosa fare, ti offre sempre due o tre scenari per leggere meglio le situazioni. E poi succede esattamente ciò che ti aveva spiegato”.
“La maturità dei suoi 19 anni. Legge bene il gioco, sa cosa fare con la palla, difendere uno contro uno, come usare il fisico in marcatura: è bello averlo accanto in difesa. Ma anzitutto è un bravo ragazzo, anche umile: se non perde questo carattere, avrà una grandissima carriera”.