GALEONE INTERVISTA ATALANTA GASPERINI- L'ex allenatore Giovanni Galeone, uno dei maestri del nostro Mister Gian Piero Gasperini, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport. Ha parlato di Juventus Atalanta, sfida della giornata numero ventotto della Serie A 2024, che potrebbe rivelarsi importantissima per la corsa all'Europa di entrambe le formazioni. Ecco un estratto delle sue parole.
"Allegri e Gasperini sono in assoluto tra i migliori tecnici in circolazione. Ho avuto entrambi da giocatori e già allora erano due allenatori in campo. Sia Max sia Piero avevano la grande qualità di saper leggere la partita a gara in corso, capendo subito dove poter far male agli avversari"
"Gasp è più metodico, a tratti spigoloso ma molto concreto e attento in tutto quello che fa. Fin da ragazzo ha sempre avuto un carattere forte; mentre Max era più fantasioso. L’ha un po’ persa quella fantasia da allenatore ultimamente, che peccato…".
"A Max. Gian Piero già a Pescara voleva decidere tutto. Ancora un po’ era lui che dava consigli a me (ride, ndr). Gasp era rognoso negli allenamenti: me lo ricordo maniacale sui movimenti della fase difensiva, si spendeva molto nel parlare ai compagni dando indicazioni sul come muoversi in campo".
"Gasp ha un po’ meno di qualità nei giocatori rispetto al passato, anche se resta bravissimo tatticamente e fa giocare bene la squadra. Con Ilicic e Gomez davano spettacolo: una giostra negli ultimi 20 metri. Adesso lì ha De Ketelaere: non è la stessa cosa…".
«La Juve aveva 18 punti di vantaggio ed era nettamente al sicuro, adesso ne ha 10 ma domenica è uno scontro diretto: se la Juve batte l’Atalanta, è fatta. Le servono ancora 12-13 punti da qui alla fine, a 70 c’è la certezza della Champions».
"Ha avuto l’Inter, ma non hanno capito niente di lui. Piero è molto attento e scontroso nell’imporre le sue idee, diventa difficile smuoverlo da certe convinzioni. Gasp è uno che tira dritto, non sa essere politico e non ha mai fatto compromessi. Ha ottenuto grandi risultati, tenendo sempre fede alle sue convinzioni. Ora sta bene all’Atalanta, anche se merita di allenare Napoli o Milan: col progetto giovani sarebbe perfetto per i rossoneri…".
"La sua grande qualità è la determinazione. Difetto? È permaloso…".