ATALANTA TEDESCO - L’Atalanta ha pescato il Lipsia nel sorteggio dei quarti di finale di Europa League. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, il tecnico Domenico Tedesco ha parlato così dei grandi risultati ottenuti in pochi mesi con il Lipsia e del match che lo aspetta contro la Dea di Gian Piero Gasperini.
"Non è facile dirlo. La mia prima mossa è stata parlare con ogni singolo calciatore per capire cosa non andasse. La squadra era a posto dal punto di vista fisico, bisognava solo capire perché i risultati non arrivassero".
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"Occorreva dosare le fasi di pressing feroce con quelle di calma. Prima si esagerava con il primo. Con André Silva usiamo l'italiano. Lui è il giocatore che forse mi ha stupito di più: ha una fame incredibile di calcio, non accetta mai la panchina, anche se magari dopo 3-4 partite di fila avrebbe bisogno di riposo".
"Calciatore interessante, che ha qualità uniche dentro e fuori dal campo".
"Temo la fisicità della squadra di Gasperini. Sanno giocare con più moduli e in più modi, sono un avversario pericoloso. Pressano uomo contro uomo. Il giocatore che mi ha più impressionato di più? Dal vivo Palomino. Ma ho visto in tv la gara di Demiral a Leverkusen: eccezionale. Da non sottovalutare anche Malinovskyi, Pasalic, Muriel e Zapata che però è infortunato".
"Tra i migliori allenatori italiani insieme ad Antonio Conte e Ancelotti. Ma anche Max Allegri, che ho potuto vedere dal vivo lavorare alla Continassa in autunno. E poi la vecchia scuola, da Capello a Marcello Lippi: la vittoria del Mondiale 2006 a Berlino è il mio più bel ricordo calcistico da italiano che viveva e vive in Germania".