Cisse: "Atalanta? Pensavo fosse uno scherzo, a Lecce guardavo la Dea in TV"

27 Marzo 2022
- di
Arianna Botticelli
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MOUSTAPHA CISSE ATALANTA INTERVISTA - Queste le parole di Moustapha Cisse, intervistato dal canale ufficiale dell'Atalanta, a poco meno di una settimana dal suo esordio con la Dea, con tanto di gol contro il Bologna.

Atalanta, l'intervista al canale ufficiale del club di Moustapha Cisse

“Prima di tutto, sono contento di aver aiutato la squadra, è una cosa emozionante per me perché finora non potevo crederci che qualcuno come me, alla prima convocazione e alla prima partita in Serie A, segnasse così e desse tre punti alla squadra, questa è una cosa che mi fa piacere”.

La dedica del gol alla Mamma

"Tutti mi dicono che è un bel gol ma è il risultato del lavoro che facciamo qui, quindi è importante per i ragazzi, per la società, quindi fa piacere aiutare la squadra così. Il mio primo gol l’ho dedicato a mia mamma che mi ha detto “quando fai gol fai alcuni gesti per me”, e il gesto che ho fatto era per lei, le avevo parlato prima della partita e mi aveva detto che erano fieri e orgogliosi di me, stavano con me, di fare quello che sapevo fare che sarebbe andato tutto bene”.

Da Lecce all'Atalanta

“A Lecce guardavo l’Atalanta in Tv, la stagione del 2020 è stata impressionante nel mondo del calcio, è il momento in cui ho conosciuto l’Atalanta e quando loro sono andati per giocare a Lecce sono andato a vedere la partita. Quando poi mi hanno detto che il direttore di Atalanta era venuto per vedermi ho pensato fosse uno scherzo, loro poi mi hanno detto che non lo era. Io e miei amici giocavamo a calcio solo per divertirci, poi qualcuno mi ha chiamato e mi ha detto di venire a Bergamo a fare una prova con loro e oggi ancora non riesco a descrivere a parole l’emozione che ho provato”.

La convocazione con la prima squadra

“Un mattino sono venuto a fare allenamento con la Primavera, il mister mi ha chiamato per dirmi “oggi non sei con noi, sei in prima squadra, mister Gasperini ha bisogno di Cisse”. Io mi sono fermato per un minuto, mi chiedevo ma è veramente vero? E lui mi disse “sì, è così, vai e fai quello che sai fare senza pressione, e tutto andrà bene. La prima convocazione contro il Genoa ero in panchina, poi col Bologna il mister mi ha detto “Mousta vai a fare riscaldamento”, ma io mi aspettavo solo di giocare la prima volta 2’ massimo 5’, per iniziare, e quando mi ha detto di fare riscaldamento che avrei giocato per più di 10’ nel secondo tempo ho detto “impossibile”, ma sono riuscito a mettere da parte tutta l’emozione perché avevo capito che era giusto approfittare del momento, era un’opportunità per far vedere tutto quello di cui ero capace”.

Sul futuro

“Adesso credo che devo continuare a lavorare perché è vero che un gol in A è buono, ma è solo l’inizio, devo ancora aumentare il lavoro e fare le cose giuste, aiutando e andando ancora più avanti”.

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