ATALANTA SCALVINI - In questi giorni, sia prima che dopo la disfatta della Nazionale, sono numerose le critiche rivolte al calcio italiano. In particolar modo si critica la gestione delle giovani promesse, che non riescono a trovare spazio all’interno dei club e che vengono privati di maggiori occasioni di crescita. Il primo a porre l’accento su questo allarme è stato Paolo Nicolato, ct della Nazionale Under 21. A lui è seguito successivamente Roberto Mancini e molti altri allenatori e tecnici. Tra le squadre di Serie A, però, che da sempre ha dato molto spazio ed opportunità ai più giovani, c’è sicuramente l’Atalanta. Il vivaio bergamasco è molto fiorente e sono molti i giocatori che dalle giovanili hanno trovato spazio in prima squadra, anche in partite di forte impatto, come le europee. Tra questi c’è sicuramente da evidenziare il nome di Giorgio Scalvini.
Il difensore, classe 2003, è già entrato numerose volte nel turnover del tecnico Gian Piero Gasperini. Il promettente nerazzurro è stato recentemente raggiunto dai microfoni de L’Eco di Bergamo ai quali ha rilasciato una lunga intervista.
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"Non mi aspettavo una stagione del genere, è stata al di sopra delle aspettative. Pensavo di restare in Primavera e di aggregarmi ogni tanto, ma ho trovato molto spazio. Non so cosa aspettarmi dal prossimo campionato, penso al presente e a costruirmi un futuro".
"Il paragone? Parole che mi hanno fatto piacere, sarebbe un piacere ripercorrere le sue orme. Ogni tanto ci scriviamo, non gli ho ancora chiesto dei consigli. Il mio modello è Thiago Silva. Il ruolo? In difesa mi trovo bene con ogni modulo, a centrocampo avevo giocato ai tempi delle giovanili, se serve ci posso stare".
"Ora c'è il Lipsia, seguo la Bundes e li conosco. Possiamo farcela, sono simili al Bayer Leverkusen. Se passeremo, non sarà da sottovalutare la semifinale: i Rangers sono insidiosi".