ATALANTA PERCASSI - Antonio Percassi festeggia oggi il decennale del suo avvento alla presidenza dell'Atalanta: il club, attraverso una video-intervista pubblicata dal canale YouTube del club, e realizzata all'interno del Gewiss Stadium, ha chiesto al numero un orobico di raccontare il suo percorso. Che è anche quello di tutti i tifosi della Dea. Ecco le sue parole.
"Siamo partiti dalla B per arrivare alla Champions, una cosa inimmaginabile, il non plus ultra, ben oltre le previsioni. Abbiamo rilanciato l'azienda facendo un bel lavoro. E' cambiato molto da quando siamo arrivati. La nostra è una famiglia di supertifosi atalantini: mio figlio Luca nella sua gestione ha creato un contesto di manager all'altezza della situazione arrivando a grandi risultati grazie al mister, a tutto lo staff tecnico e ai giocatori".
"Ho sempre detto che il primo obiettivo da raggiungere sarebbe stata la permanenza nella categoria e finora l'abbiamo sempre centrato, ce l'abbiamo fatta per nove anni e ci avviciniamo anche a farcela nel decimo".
"Il massimo della gioia è stata la vittoria fuori con lo Shakhtar a Kharkiv per qualificarci agli ottavi. Poi metto il secondo tempo a Milano contro il Manchester City da cui abbiamo tutto da imparare: ricordo la furbizia nel fermare il gioco dieci minuti dopo l'espulsione del portiere. Abbiamo giocato tante grandi partite, vedi quella con l'Inter a San Siro in questa stagione, che meritavamo di vincere, e in Coppa Italia l'anno scorso contro la Juventus".
"Allo stadio dobbiamo ancora intervenire sulla Tribuna Ubi e quindi sulla Curva Sud, poi vogliamo far diventare Zingonia ancora più bella ed efficiente, quindi c'è parecchio da fare".