ATALANTA SARTORI - Antonio Percassi e Giovanni Sartori sono stati premiati oggi a Palazzo Vecchio a Firenze e sono entrati nella Hall of Fame del calcio italiano. Il dirigente sportivo ha vissuto l’ultima stagione con l’Atalanta e intervistato al termine dell’evento ha parlato così.
“Non mi aspettavo questo premio, il modello secondo me non esiste. Se ricevo questo premio è per il lavoro quotidiano, ero curiosissimo di sentire le motivazioni. Se si pensa agli altri premiati, io sono un po’ fuori categoria, quindi ringrazio davvero”.
“Più facile allenare i piedi che la testa, bisogna avere la fortuna di trovare ragazzi che capiscano dove vanno, in quel realtà si calano. Il livello è cresciuto molto, io ho trovato ragazzi sempre professionali”.
“Otto anni fa gli obiettivi erano diversi. La storia dell’Atalanta diceva che ogni 3-4 anni retrocedeva e poi saliva. L’obiettivo che Percassi mi diede era raggiungere il record di permanenza in A, dieci anni. Poi strada facendo è successo quello che è successo, con risultati importanti e uno stravolgimento degli obiettivi iniziali, grazie a Percassi e a tutti i collaboratori che ci sono all’Atalanta”.