ATALANTA SPEZIA PLATEK - Il presidente dello Spezia, Philip Platek, ha rivelato a Radio Monte Carlo Sport dei modelli a cui si rifà il suo club. Non solo, ha cercato di dare anche una spiegazione del perché sono sempre più gli investitori americani che stanno acquistando o partecipando alla dirigenza di squadre di Serie A.
“Penso che sia dovuto principalmente alla rinascita del calcio italiano. Quando si guarda al posto del calcio italiano negli anni ’80, ’90 e primi anni 2000, era il migliore al mondo. E di gran lunga. Tutti i migliori giocatori volevano trasferirsi in Italia. Per diversi fattori, l’Italia è stata poi superata dalla Premier League che ha saputo vendere molto bene il suo prodotto e dalla Spagna che ha vissuto della rivalità tra Messi e Ronaldo, che ha contribuito a promuovere il proprio campionato. La Premier League resterà dove si trova, in cima. Penso che la Spagna stia scendendo un po’, moderatamente, e l’Italia continuerà a tornare e a salire con club come Juventus, Inter, Milan che sono marchi importanti. Penso che molti investitori americani stiano osservando questa chiara tendenza. L’Italia attrae anche per le entrate che genera: se si crea una struttura commerciale si può avere una visione a lungo termine, non solo finanziaria, ma anche sul tema della promozione del campionato all’estero, sull’adeguamento alle tendenze attuali nell’uso dei media. La Lega Italiana ha appena aperto una sede a New York perché stiamo promuovendo la Serie A in questo territorio. Dobbiamo fare lo stesso in Asia e Medio Oriente per migliorare i ricavi dei diritti televisivi“.
“L’obiettivo è costruire una squadra valida e sostenibile in Serie A. Non vi dico che mi aspetto di vedere lo Spezia in Coppa dei Campioni tra cinque o dieci anni. Ci sono ovviamente progetti a livello delle nostre infrastrutture, intorno allo stadio e al nostro centro di allenamento. Stiamo continuando a lavorarci. E una cosa importante: dobbiamo costruire un centro di allenamento e avere una nostra accademia. È essenziale. Siamo arrivati lì ha poco più di un anno e in parallelo con tutti questi progetti puntiamo a restare in Serie A per la terza stagione consecutiva”.
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“Atalanta e Sassuolo sono due buoni esempi. Sassuolo si trova un po’ nella nostra stessa situazione per numero di abitanti, dimensioni della città, ecc. Quando si è in un piccolo mercato come quello, è praticamente un obbligo avere un approccio di sviluppo per giocatori, giovani calciatori. Questo è un esempio che possiamo replicare adattandolo ovviamente alla nostra realtà. Per questi due club, il loro modo di lavorare, di sviluppare talenti, questa volontà di rispettare l’equilibrio finanziario sono elementi che farli dei modelli per noi“.