ATALANTALIVE FEDERICO PISANI RICORDO- Il 25 luglio del 1974 nasceva, a Castelnuovo di Garfagnana, Federico Pisani. Purtroppo il destino lo strappò alla vita il 12 febbraio 1997. Ha lasciato un ricordo indelebile a Bergamo, all'Atalanta e a tutti i tifosi. La redazione di Atalantalive.it ha il piacere, l'onore e l'obbligo di ricordarlo.
Sono passati ormai 27 anni da quella tragica sera di febbraio del 1997, quando l'autostrada Milano-Laghi strappò la vita di Federico e Alessandra, in un terribile incidente stradale. Federico Pisani era nato e cresciuto nell'Atalanta, nella quale aveva giocato e vinto con la Primavera, prima di debuttare in prima squadra, sia in Serie A che in Serie B. Era un ragazzo amato da tutti: compagni, staff, addetti ai lavori e, ovviamente, tifosi. La sua morte fu un lutto difficile da accettare, un trauma che, ancora oggi, accompagna il tifo neroazzurro, che pure è riuscito nell'ingrato, ma fondamentale compito, di continuare a ricordare, per quanto faccia soffrire. Quella di Federico Pisani è una storia che insegna, che dimostra come nel calcio l'affetto, l'appartenenza e l'indole valgano più dei numeri e dei gol. Tra A e B Pisani ha totalizzato 64 presenze con la Dea, condite da 6 gol. Il suo ruolo era quello dell'attaccante, la sua carriera era in rampa di lancio. Purtroppo lo schianto della sua BMW non ci ha permesso di sapere quali traguardi, quali sogni sarebbero stati alla sua portata. Quello che è certo è che, da allora, Federico Pisani e la sua fidanzata Alessandra Midali sono nel cuore di ciascun tifoso della Dea.
La maglia numero 14, la sua, è stata ritirata per volere della società. Un omaggio a un ragazzo che, come detto, ha saputo lasciare un segno indelebile a Bergamo. Cresciuto nel vivaio, allenato in Primavera da Prandelli, era riuscito a debuttare in Serie A a 17 anni, completando il suo percorso di crescita nella Dea, dove era conosciuto da tutti. Per onorare la sua memoria e, qualora servisse, non fare mai dimenticare il suo nome, l'Atalanta ha intitolato il campo principale del centro sportivo di Zingonia proprio a lui. Così come la curva nord dello stadio.
Martino Cardani
