CARNESECCHI ATALANTA INTERVISTA - Marco Carnesecchi, giovane talento dell’Atalanta e tra i portieri più promettenti del panorama italiano, si è raccontato in un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport. A soli 24 anni, il numero uno nerazzurro ha condiviso riflessioni sulla sua crescita personale e professionale, il rapporto intenso con Gian Piero Gasperini, le sfide affrontate in carriera e il sogno di vestire la maglia della Nazionale.
“Mi sento orgoglioso di quello che sono diventato. Ho maturato una consapevolezza che mi permette di affrontare le sfide con energia positiva. Ho imparato che non è il risultato a portarti felicità, ma la felicità a generare i risultati. E io, in questo momento, mi sento felice. Tanto felice”.
”Macché. Ma è la sua forza: ti sembra ti stia sfinendo, ma in realtà ti tiene solo il guinzaglio sempre tirato per non farti andare fuori strada. Questa cosa me la porterò con me per sempre: del resto si dice che è un allenatore che cambia le carriere, no? Ecco, è una questione mentale: il calciatore nasce con l’alibi in canna, con lui non puoi neanche pensarlo”.
“Senza dubbio, quei momenti in cui ti senti sotto pressione, soprattutto quando le cose non vanno come sperato. Ma è proprio in quelle situazioni che capisci che la paura dell’errore non è un nemico, ma una spinta per migliorarti. Se perdi la paura, smetti di crescere”.
“È il mio sogno fin da quando sono bambino, ma non è un’ossessione e le scelte non si discutono. Le mie chances andranno di pari passo con quello che farò con l’Atalanta: dunque in questo momento deve venire prima l’Atalanta”.