Dal nostro inviato al Gewiss Stadium di Bergamo, Martino Cardani
CONFERENZA STAMPA GASPERINI ATALANTA FIORENTINA SERIE A 2024- L'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini è intervenuto nella conferenza stampa del post partita. Si è appena conclusa Atalanta-Fiorentina, ultima della Serie A 2024 (recupero per la morte di Joe Barone). Ecco le parole del mister della Dea, LIVE dalla pancia del Gewiss Stadium.
"Dall'Acireale al Real Madrid...Sono passati 20 anni. Il 2004 fu il primo anno da professionista, ero uscito dalla primavera. Diciamo che giocare a Varsavia con il Real Madrid è tanta roba. Anche se quando mi chiedevate se volevo il Real Madrid e ho detto si scherzavo (ride, ndr)...Visto che questi scherzi però portano bene, come con il Liverpool...Loro sono la squadra più famosa e forte al mondo, avremo l'attenzione di tutti. Poi magari loro metteranno qualche giocatorino durante l'estate. Un po' già oggi ci pensavamo, come voi...Miglior modo per chiudere questa stagione e pensare alla prossima. Settimana straordinaria, siamo cresciuti partita dopo partita. Sapere che avremo questo appuntamento ci fa venire voglia di non fare vacanze (ride, ndr). Sappiamo che quando ripartiremo lo faremo in modo straordinario. Grazie a questi ragazzi".
"Mi sono commosso perché ci sono questi avvenimenti e spesso si parla del Covid e delle persone che non c'erano. Queste emozioni mi hanno emozionato, la partecipazione, vedevo Bergamo e guardavo sotto, nei balconi. E vedevo gente felice, come solo una cosa così bella e importante poteva regalargli. Vale questo più della Coppa. Non avevamo mai vissuto una partecipazione così. Tutte le persone felici e tantissimi giovani, tante famiglie, tanti ragazzi. Questo per l'Atalanta è un successo pazzesco. Raccoglieremo migliaia di tifosi in più. In tanti posti d'Italia hanno fatto il tifo per noi, esultavano come se avesse segnato l'Italia. Questo è stato un aspetto straordinario in una settimana fantastica. I ragazzi saranno pronti per la prossima".
"Aspettiamo, è andato subito a fare la risonanza, ci vorranno un paio d'ore. Speriamo che non sia la cosa peggiore, cioè il legamento crociato che richiederebbe sei mesi. Se fosse un altro tipo di infortunio sicuramente molto meno. Arriverà il responso e giocando a calcio può succedere. La dinamica dell'infortunio non è delle migliori. Mi spiace moltissimo perché mancavano venti minuti per andare all'Europeo. Superata la delusione possiamo essere comunque sicuri che lo rimetteremo in piedi nel modo migliore e sarà più forte di prima. La vita è fatta di questi stop ma tornerà più maturo e determinato".
"Prima parlavate del 2004...Nel 2000 Carlo era allenatore della Juventus io della primavera. Ho visto come lavorava, era un riferimento, nonostante fosse giovane e avesse vissuto una stagione molto bella fino a un certo punto: ha perso all'ultima giornata il campionato. Si vedeva che era molto forte. Sarà molto strano, dopo tanti anni...Lui è l'allenatore con più trionfi al mondo e se li merita tutti, perché l'ha fatto con più squadre diverse in Paesi diversi. Gli ho sempre invidiato questa freddezza e questa capacità di riuscire a essere sempre molto lucido. Ci siamo visti l'ultima volta a Liverpool, è venuto a trovarci quando ci siamo allenati sul campo dell'Everton. Grande allenatore e persona quasi perfetta".
"L'Inter ha 25 punti più di noi. Chi vince lo Scudetto è sopra i 90. Il divario si colma facendo un miliardo di debiti e facendo contratti incredibili ai giocatori. O non vendendo i giocatori migliori e comprando. Oppure guardando a quello che sei, con ambizioni ma anche con la lucidità di capire come funziona il mondo. Altrimenti sono solo parole che riempiono la bocca".
"Perdere la finale è doloroso: arrivare lì e non riuscirci è un dolore. Ma è più doloroso uscire prima, perché devi pensare al percorso molto positivo che hai fatto arrivando in finale. Perdere la finale non significa togliere tutto quello che hai fatto. Così anche per la Fiorentina".
"Per noi è un motivo di orgoglio enorme. Quando vinci di solito, soprattutto in Italia, diventi un po' antipatico. Ma se vinci all'estero una coppa che in Italia manca da venticinque anni, mai vinta l'Europa League da nessuna squadra italiana...Chiaro che diventa un motivo di orgoglio. L'abbiamo fatto attraverso tanti anni e cambiando squadre con le nostre possibilità, migliorandoci anche vendendo i pezzi migliori e rielaborando la squadra. Non è un caso che facciamo più punti, quasi sempre, nel girone di ritorno. Anche noi speriamo di poter continuare e di dare continuità, ma sappiamo bene che se arrivano proposte indecenti sarà difficile rinunciarci. Però dobbiamo essere felici della nostra realtà. Se dobbiamo trasmettere qualcosa è che bisogna essere felici della propria realtà, con le proprie forze, i propri pregi e difetti. Cercando di migliorarci. A noi l'estero è servito molto: a Liverpool ci hanno applaudito tutti. In Italia non succede, oggi è stato penoso con i tifosi della Fiorentina. La battaglia sportiva è giusto che ci sia, ma non può esserci sempre la cultura dell'insulto. All'estero non è tutto bello, ma mi piacerebbe se riuscissimo a copiare quello che accade all'estero: tifosi che bevono birre assieme e poi applaudono la squadra avversaria. Non sono il primo a dire queste cose e non ho la speranza di intaccare qualcosa, ma se ce lo ponessimo come obiettivo sarebbe una gran cosa".
