Coronavirus, il virologo Pregliasco: "Riapertura degli stadi ai tifosi? Non ci sono le condizioni"

24 Agosto 2020
- di
Arianna Botticelli
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CORONAVIRUS ATALANTA PREGLIASCO STADI - La nuova ondata di Coronavirus nel Paese e tra calciatori ed allenatori di Serie A - ammontano ormai ad un numero superiore a 15 i casi totali, ndr - pone in essere una nuova soglia d'attenzione sul problema. Se non sembra essere a rischio la ripresa del campionato nel weekend 19-20 settembre, sembra però allontanarsi l'ipotesi di una riapertura degli impianti al pubblico. Per lo meno di questo avviso è il virologo dell’Università di Milano e Direttore Sanitario dell’Istituto Galeazzi Fabrizio Pregliasco, intervidstato da La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.

Il Prof. Pregliasco sulla diffusione del Coronavirus

“I contagi tra i calciatori rappresentano un andamento normale se applicato a ciò che sta accadendo nella nostra società. I calciatori hanno viaggiato, si sono spostati e hanno corso il rischio di essere contagiati. Le occasioni di essere contagiati ora sono più aderenti al mondo giovanile perché si sposta maggiormente e ha più opportunità di entrare a contatto con diverse persone”.

Riapertura degli stadi

“Credo che in questo momento non ci siano le condizioni. Non si tratta di andare a teatro o al cinema dove si resta in silenzio e seduti. Allo stadio c’è una commistione nella natura stessa del tifo, un movimento naturale nel seguire una partita. Il mondo del calcio è anche più fragile di altri perché è fatto di viaggi e incontri fisici. Per questo deve avere tanto buonsenso”.

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