DANILO CONFERENZA STAMPA ATALANTA JUVENTUS FINALE COPPA ITALIA VIGILIA- Il capitano della Juventus Danilo ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia della finale della Coppa Italia 2024 contro l'Atalanta. Ecco le sue parole.
"Arrivare a questa finale e vincerla darebbe un senso diverso alla stagione. Siamo riusciti a raggiungere il traguardo della Champions League, ma quello che va al museo della Juventus è il trofeo. Sarebbe un premio per il nostro lavoro e la resilienza."
"Sto bene, veramente. Ho avuto un piccolo problemino fisico ma ho recuperato bene e ho lavorato bene. Partita così importante che il corpo recupera più in fretta".
"Sicuramente mi sento emozionato, perché nel calcio come nella vita dobbiamo guardare sempre avanti. Dobbiamo guardare le nuove sfide e i nuovi obiettivi. Sarà una partita speciale e diversa, perché è quello che possiamo raggiungere in questo momento".
"L'Atalanta sta facendo una stagione veramente importante. Giocatori forti con allenatore esperto. Ma la Juventus, dal 2012, ha raggiunto 20 finali. E questa storia va rispettata. Se guardiamo un pelo indietro la Juventus è una squadra che ogni finale che gioca sarà una di quelle pronta a vincere. Non ci sentiamo meno importanti o meno forti di loro".
"Può darsi che sarà un messaggio che darò alla squadra: non sappiamo quando sarà la prossima finale che potremo giocare in uno stadio così storico. Io ho giocato tante finali, ma è da un po' che non le gioco. Bisogna pensare che sarà l'ultima o l'unica. Così lasceremo tutto quello che abbiamo sul campo".
"Mi ricordo che la finale con l'Atalanta fu difficilissima per il Covid. Si iniziava ad avere un po' di vita normale. Quello fa godere ancora di più il momento di oggi. La Juventus domani avrà tutti i dirigenti e i dipendenti qui allo stadio. Splendido. Dopo quella finale sono andati via tanti giocatori, è arrivato il mister. Quello che non è cambiato è il desiderio di vincere e di spendere tutto per la maglia".
"Guardare troppo in avanti è difficile. Possiamo promettere di lasciare tutto sul campo domani. Certo che vogliamo giocarne tante altre, di finali, ma non possiamo promettere nulla sul futuro. La caratteristica più umana è la resilienza e la Juventus ce l'ha fortissima. In tutti quelli che indossano questa maglia. Abbiamo la capacità di cadere e poi rialzarci. Questo lo promettiamo per domani".
"Sapevo che sarebbe stata una delle domande. Ho risposto spesso in questi ultimi tempi. Non c'è un motivo, anche se è una cosa concreta che siamo calati e non abbiamo ottenuto vittorie e punti. Non è un solo motivo, ma tante piccole cose che fanno la differenza nel calcio. Spero che questo ci serva da insegnamento per l'anno prossimo, per vincere un campionato difficile come la Serie A non ti puoi permettere di mollare neanche un momento".
"Il gruppo sta bene, il risultato con la Salernitana non era quello che ci aspettavamo. Arrivare qui a giocare una partita così bella e importante ci deve dare tanta motivazione e soddisfazione, perché una partita così non si gioca sempre. Il gruppo è sereno con responsabilità, sapendo cosa deve fare domani".
"Ci era chiesto di raggiungere la Champions e arrivare in finale di Coppa Italia. Domani proveremo a vincere. Abbiamo avuto alti e bassi, non siamo riusciti ad avere un gioco o risultati importanti. La finale di Coppa Italia permette ai dirigenti di fare una preparazione importante per l'anno prossimo, più ambiziosa".
"L'Atalanta è una squadra che ha tanta fisicità, un ritmo alto con e senza palla. Se sei in campo che non sei fisicamente fresco loro possono metterti in difficoltà. Dobbiamo fare una partita pari a loro in questo senso. Questa è la cosa più importante in queste occasioni, oltre a essere letale: arrivare lì e segnare".
"Lui è l'esempio di come un calciatore inserito nell'ambiente giusto possa giocare molto diversamente. Dal Milan all'Atalanta, sta facendo un anno importante. Da fan di calcio mi piace molto: è tecnicamente da vedere, difficile da marcare. Queste sfide sono quelle più eccitanti, quelle che mi motivano di più. L'ho studiato molto. Spero che domani sarà in campo ma sereno e tranquillo."
Danilo sulla fascia da capitano della Juventus e il possibile trofeo
"Penso che tutto quello che ho vissuto nel calcio mi ha preparato per arrivare in questo momento alla Juventus, da capitano di questa squadra e società così importante nel calcio mondiale. Vincere sarebbe importantissimo per la mia carriera da calciatore. Sono Juventino e lo sarò sempre: la Juventus è stata la squadra più importante".