GASPERINI ATALANTA SUPERCOPPA EUROPEA - Gian Piero Gasperini è stato ospite dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà alla Cittadella dello Sport di Bergamo. Durante l’evento si è concesso ai giornalisti presenti per parlare di futuro, Atalanta e dell’avversaria che spera di incontrare in Supercoppa Europea. Ecco le sue parole.
“Ci auguriamo tutti il Real Madrid. Abbiamo tempo, adesso è un po’ presto. Sicuramente il modo di raggiungere delle sfide ce l’abbiamo. Chiaro che per il prestigio che ha fare una finale di Supercoppa Europea Real Madrid-Atalanta sarebbe una bella cosa, è quanto di più prestigioso esista. Senza nulla togliere al Borussia che abbiamo già incontrato".
“C’è ancora un prolungamento di campionato, pensavamo di aver finito. La giochiamo a campionato concluso, non conta molto per la classifica se non per provare ad arrivare terzi che è una motivazione in più. Motivazione sulla quale ci attacchiamo, i risultati di questa settimana sono già molto soddisfacenti. Anche domenica col torino questi ragazzi hanno giocato una grande partita”.
"Quello che ci sta raggiungendo in questi giorni, in queste settimane, è incredibile: ci arrivano complimenti incredibili da tutta Europa, da tutto il mondo, anche dal Sudamerica. Ci rendiamo conto che questa impresa è stata veramente accolta con grande gioia anche da parte di tanti tifosi trasversali, anche in Italia tanti hanno fatto il tifo per noi e ci ha fatto enormemente piacere.
A me, ma anche a tutta la squadra e alla società, il nostro modo di giocare senza speculazioni, senza cercare falli, senza simulazioni, abbiamo sempre giocato le nostre partite nei 90 minuti, cercando di vincere sul campo facendo il nostro gioco, con la nostra identità che ci aveva portato così avanti e ci ha reso vincenti in questa coppa".
"Sinceramente non è un traguardo più bello, che è quello che cerchi di raggiungere coi risultati non con la durata di tempo".
"Assolutamente sì, il percorso che ho fatto l’ho fatto con l’Atalanta, facendo esperienze positive e meno positive. Siamo cresciuti insieme, Che poi la Coppa sia l’unico traguardo no, penso che abbiamo fatto bene comunque per tanto tempo. Non siamo stati i più forti in questa coppa ma i più bravi sì. Non mi sento diverso rispetto a quello che eravamo una settimana fa, ma in questa occasione siamo riusciti a essere più bravi di tutti".
"È una conseguenza di esperienze e di lavoro, anche i giocatori che ci sono stati prima, tutti hanno portato pezzettino alla causa, poi abbiamo raggiunto ora il risultato eclatante e non disconosco nulla di quello fatto prima. La vittoria è fare bene, credere in quello che si fa, questa è la più grande vittoria per tutti: quando lo fai sei soddisfatto al di là dei riconoscimenti esterni".
"Sono grandi medaglie, ma ci sono stati anche tanti altri colleghi. Juric è stato un po’ di parte nel dire che sono il migliore d’europa. Fa piacere perché sappiamo tutti che questo mestiere ha risvolti molto belli come in questi giorni e altri ci sono momenti di grande difficoltà. Per le atre sarà ancora come andare dal dentista? Speriamo, noi dobbiamo essere sempre fastidiosi".
"Prima di andare a dormire il 22 maggio di sicuro c’era tanta felicità, per aver visto tanta gioia nelle persone, tifosi, il presidente emozionatissimo, giocatori che sono stati interpreti di questa grande impresa”.
“Sono contento, è un ragazzo giovane che riceve già questo premio prestigioso (Golden Vip, ndr) e se lo merita, perché è un’espressione importante di questa Atalanta, un ragazzo cresciuto in questa società sin da bambino ed è arrivato a toccare i momenti più alti di questa squadra”.
“La base è divertirsi e dare spettacolo, ognuno deve fare bene, lavorare al meglio, la vera vittoria è lavorare e fare le cose bene, essere felici di ciò che si fa, poi i riconoscimenti degli altri sono importanti ma la vera vittoria ognuno la deve trovare in sé stesso”.