Dal nostro inviato al Meazza, Milano, Martino Cardani.
GASPERINI CONFERENZA STAMPA MILAN ATALANTA COPPA ITALIA- L'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, è intervenuto nella conferenza stampa dell'immediato post di Milan-Atalanta, terminata 1-2. Ecco le parole del tecnico orobico, LIVE dalla pancia del Meazza di San Siro, dopo il quarto di finale della Coppa Italia 2023/24.
"Parlo della partita, abbiamo vinto bene. Vincere qui a Milano è sempre un'impresa. Abbiamo sofferto nella prima mezz'ora perché non riuscivamo a creare bene il gioco. Poi siamo cresciuti, nonostante il gol. Nel secondo tempo ancora meglio. Sono contento. Vincere in questo modo è una gran cosa per la squadra".
"Siamo molto contenti, era un obiettivo. Non è mai facile, anche se questa non è una competizione uguale alle altre. Noi non abbiamo avuto vantaggi a giocare qui con il Milan. Quando arrivi alla semifinale piace a tutti, non è un caso che il curriculum di questa coppa comprenda grandi squadre".
"Giocare a Roma non è facile, noi abbiamo fatto una buona partita. Soprattutto se la Roma gioca con Dybala e Lukaku. La Roma ha calciato di più, ma le occasioni grosse sono state le nostre, non siamo usciti male. Giocare all'Olimpico e poi qui è esaltante. Proporci come Atalanta con Roma e Milan e fare risultato sono cose importanti".
"Non posso dirlo io, però sembra ci sia una competizione tra arbitri e varisti e non si capisce bene chi arbitra. Questo danneggia. Il VAR dovrebbe ridurre gli errori gravi degli arbitri, è nato con questo spirito, ma ora si vedono rigori che non si capisce, devono spiegare. Non quelli di questa sera, ma alcuni episodi vedono tutti strillare, interpretare, anche i giornalisti stessi. Se non c'è certezza di regolamento non c'è più capacità, anche a bocce ferme, di fare valutazioni. Al VAR chi cerca trova, sempre, anche quando non aveva visto niente nessuno. Lì hanno ragione tutti".
"Sarebbe importantissimo vincere qualcosa, perché vorrei dire che l'Atalanta ha vinto qualcosa. L'Atalanta viaggia a 78-60 punti, queste sono grande vittorie. Competiamo con grandi società e grande piazze, ma viene ridotto tutto allle coppe. Cosa dobbiamo vincere? La Coppa Italia? Se non riusciamo non vuol dire che non abbiamo fatto niente ed è tutto zero. Ognuno deve misurarsi con le sue forze e deve migliorarsi, altrimenti sarebbe sempre perdente".
"Ho la faccia da Champions? Grazie! Essere andato tre volte in Champions di fila equivale a una coppa. Due volte abbiamo perso il secondo posto all'ultima giornata. La Champions dà una cosa importante: i soldi. Chi va in Champions ha un surplus di denaro che gli permette di essere ancora più competitivo. A volte penso che le big, se non arrivano in Champions, è come retrocedere. Per loro è un'esasperazione. Per noi andare in Champions è vincere alla lotteria e non vorrei diventasse un problema. Dobbiamo continuare con i nostri giovani, noi siamo costretti a vendere. Qui si incassano 4 milioni, l'Atalanta 400 mila Euro a partita. Questo devono capirlo anche i nostri tifosi. Chi vince ha squadre forte e le rinforzano, ma non sono sostenibili. Noi dobbiamo essere sostenibili. Quando vinciamo partite di questo tipo noi siamo doppiamente soddisfatti".