INTERVISTA INTER ATALANTA - Anche l'allenatore dell' Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato nell' intervista rilasciata a DAZN e in sala stampa commentando la sconfitta contro l' Inter. Ecco quello che ha detto.
L'Inter è partita con una carica incredibile, che subito non siamo riusciti a contrastare. Poi la squadra è venuta fuori bene, riaprendo la gara e standoci a lungo. E' chiaro che partire 2-0 sotto non è mai facile.
Vedremo a fine campionato. Ho un grande rapporto con la società, loro sanno le mie considerazioni. Quest'anno la gente è sempre stata vicina e, forse anche per questo, la squadra è andata oltre i proprio limiti e ha raggiunto una qualificazione europea molto bella per noi. Speriamo domenica di renderla ancora più bella.
E' un classe 2003 e va preso con i suoi pregi e i suoi difetti. Per la sua età è tra i più bravi, poi sarà importante come saprà lavorare sulle sue qualità e sui suoi difetti. Ha bisogno di giocare, di allenarsi ed è un bel prospetto. Uno che per l'Atalanta è giusto, con la speranza che possa crescere al maglio. Ad una big arriverà sicuramente.
Il City è la squadra più forte, mentre l'Inter è costruita per dar fastidio al City. Nelle finali secche conteranno tante cose. La Champions è la competizione degli episodi: sappiamo il valore del City, ma l'Inter avrà buone chance.
Miracoli non ne faccio… Io col club ho un rapporto straordinario, non solo per i risultati ottenuti, ma per una riconoscenza e un rispetto reciproci. Non ci sarà mai un conflitto. Poi c'è il calcio e ci possono essere visioni diverse, che io rispetto sempre. Però è chiaro che, quando ti trovi fuori luogo, ti fai delle domande: quest'anno è così, può darsi che sia arrivato il momento. Però è una cosa che valuteremo insieme, con il solito affetto.
Due gol in tre minuti non ci erano mai capitati, hanno complicato tanto la partita. L'Inter è partita con un'adrenalina fantastica, dovuta alla vittoria in coppa, alle prossime gare, al discorso Champions da chiudere e poi ha la finale. Ha fatto ottime cose, che noi non siamo riusciti a reggere. Poi abbiamo preso le misure giuste e abbiamo costruito una buona gara. L'abbiamo riaperta e forse quest'anno coi cambi non siamo mai riusciti a dare un'accelerata. è il cruccio di tutta la stagione, abbiamo preso il terzo gol che ha chiuso la partita. Questa è una squadra che non muore mai, il 3-2 lo dimostra: ha un cuore enorme e forse non siamo stati così brillanti nel gioco quest'anno, lo sappiamo anche noi, però abbiamo fatto tantissimi punti. Siamo sempre stati con le big, possiamo arrivare in Europa League: vedremo domenica e non sarà facile. Ho tanta riconoscenza verso il mio nucleo di giocatori.
Il traguardo è lì, mancano 90 minuti e dipende da noi. È la cosa più bella che ci potesse capitare, battere il Monza non sarà facile perché sta facendo una stagione strepitosa, essere così distanti da loro, dalla Fiorentina, dal Torino, dall'Udinese, dal Bologna è un merito nostro. Poi domenica sappiamo benissimo che il risultato sarà complicato e speriamo di chiudere al meglio.