GUIDOLIN INTERVISTA ATALANTA UDINESE - Francesco Guidolin, ex allenatore dell'Udinese e tra le altre anche dell'Atalanta (stagione 1993-1994), ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sull'Atalanta di Gasperini e anche della sfida in vista col Bologna di Thiago Motta.
"Assolutamente sì. Perché il Bologna ha l’entusiasmo frutto di un bel gioco riconosciuto da tutti ma anche di una programmazione e di un ottimo lavoro da parte della società: e qui bisogna fare un applauso anche al club. Gioca con serenità, determinazione e voglia di vincere in ogni campo".
"Bella gara. Essere abituati, come lo è l’Atalanta, a giocare sempre ad alti livelli da anni può fare la differenza alla lunga. Quindi la Dea un po’ di vantaggio in questo senso lo ha, sempre ammesso che da dietro non arrivino altre squadre visto che mancano ancora tante partite e tutto può sempre succedere".
"L’Atalanta mi è sempre piaciuta molto, è sempre andata in campo col chiodo fisso della vittoria. Cosa che vedo anche nel Bologna, però. Andare in campo per vincere lo dicono tutti ma in pochi lo fanno...".
"Nel Bologna scelgo Calafiori, Ferguson, Zirkzee, Orsolini, Freuler: ne ho detti più di uno perché sono tutti preponderanti dentro un gioco bello. Nell’Atalanta, ce ne sarebbero molti anche lì, dico Ederson: giocatore eccezionale perché fa tante cose e tutte decisamente bene".
"L’aggressività e la ferocia della Dea sono sempre state caratteristiche del gioco di Gasperini. Un marchio, deciso e preciso. Motta è un ragazzo intelligente, sensibile, capisce le sfumature, sembra sempre in controllo della situazione. Il giocare mentalmente sereni è una virtù, porta alla coscienza di se stessi, alla sicurezza, al reagire nel momento in cui capitano inevitabili errori".