Le PAGELLE di Lazio-Atalanta 3-2: partita difficile per la Dea

9 Ottobre 2023
- di
Redazione AT
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La disperazione di De Ketelaere
Tempo di lettura: 3 minuti

LAZIO ATALANTA PAGELLE- Dopo la mirabolante impresa a Lisbona, in Europa League, l'Atalanta esce sconfitta dall'Olimpico. Duro risveglio per gli uomini del Gasp, che inciampano nella Serie A 2023/24, perdendo 3-2 contro la Lazio. Ecco i voti dei neroazzurri nelle pagelle di AtalantaLive.it.

Lazio - Atalanta , le pagelle della Dea

MUSSO, 5.5- Luci e ombre. Per gran parte della partita torna a mostrare qualche incertezza (sì, proprio quelle che l'avevano relegato in panchina nella stagione 2022/23). Tanto da fare infuriare il suo allenatore. Poi, però, fa vedere anche il "nuovo" (o vecchissimo) Musso e blocca Casale con un miracolo. 3 gol, comunque, gli valgono una lieve insufficienza. INVOLUTO.

DJIMSITI, 5- Castellanos ne mette in mostra i limiti e il difensore dell'Atalanta fa capire come mai la Dea fosse alla ricerca di Buongiorno del Torino. Soffre davvero troppo all'interno di un reparto che, di solito, si mostra roccioso. IN DIFFICOLTA'.

SCALVINI, 6.5- Benissimo in Europa League, bene oggi in Serie A. In un pomeriggio molto difficile per la Dea, lui dimostra continuità e solidità. Continua a dimostrarsi una delle realtà più solide del calcio italiano ed europeo. CONFERMA.

KOLASINAC, 6.5- Primo tempo complicato, con Felipe Anderson che lo mette in difficoltà e lui che non riesce a contenerlo. Decisamente meglio nella ripresa, quando riesce a ritrovare la propria grinta e i propri tempi, arrivando anche a segnare il momentaneo 2-2. LUCI E OMBRE.

ZAPPACOSTA, 6- Non si arrende. La Lazio difende bene sulla sua corsia, ma lui continua a sfornare cross e idee. Spesso è impreciso, è vero. Tuttavia ci prova. POSITIVO.

DE ROON, 5.5- Il Capitano fatica. Rispetto alla perfezione a cui ci ha abituato, oggi sbaglia i tempi delle chiusure e degli interventi. Contribuendo alla crisi di giornata della difesa atalantina. Una giornata storta può capitare, non vediamo l'ora di rivederlo dopo la sosta. APPANNATO.

EDERSON, 6.5- Solita prestazione a centrocampo. Qualcosa di molto buono, qualcosa di decisamente meno positivo. Il voto si alza sopra la sufficienza per lo spunto che riapre la gara. E che avrebbe potuto regalare all'Atalanta una rimonta insperata. ALTALENA.

RUGGERI, 6- Benissimo in fase offensiva, decisamente meno bene in fase difensiva. Viene messo in enorme difficoltà da Isaksen (e meriterebbe 5), ma sforna l'assist per il gol di Ederson (e sarebbe da 7). Conferma quanto di buono, buonissimo, fatto a Lisbona. Nel complesso una buona settimana, in un buon periodo di crescita. IN MATURAZIONE.
(HOLM, S.V.).

PASALIC, 5.5- Buona l'applicazione, meno il risultato. Prova, nel primo tempo, ad attaccare l'area della Lazio, senza successo. Vuoi per una sua difficoltà a concretizzare, vuoi per la giornata storta della Dea. ISOLATO.
(KOOPMEINERS, 6.5- Solita qualità, solide idee, solito risultato. Sforna un assist e, quando si accende, l'Atalanta è altra cosa. BRAVO.).

DE KETELAERE, 5.5- Pronti via, autorete. Peggior inizio non poteva esserci per lui e l'Atalanta, che sbanda e fatica. Di positivo cosa porta a casa? La reazione. Fino all'ingresso di Muriel, infatti, trova la forza per provare a riscattarsi, con iniziative e trame di gioco interessanti. SFORTUNATO.
(MURIEL, 6.5- Come contro la Juventus entra bene. Ci prova in tutti i modi e non è fortunato. Comunque è quello che gli chiede il mister. DECISO.)

SCAMACCA, 4.5- Il più classico dei "pesci fuor d'acqua". Sembra ancora fuori dalle trame di gioco di Gasperini e, da attaccante, fatica a sentirsi a proprio agio. Troppi errori tecnici (stop e passaggi), poco gioco di squadra. Brutta, bruttissima prestazione. AIUTO.
(LOOKMAN, 6.5- Il suo ingresso è linfa vitale rispetto al poco di Scamacca. Il ragazzo è in fiducia e si vede. TORNADO).

GASPERINI, 5.5- La Dea non gioca un buon primo tempo, faticando a reagire ai primi minuti, oggettivamente complicati. La mano del Gasp si vede, soprattutto nella reazione dopo l'intervallo, momento in cui si è vista la Dea. Giovane, forte e alla quale si concedono peccati di inesperienza.

Martino Cardani

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