PERCASSI ATALANTA INTERVISTA - L'amministratore delegato dell'Atalanta Luca Percassi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, dove si parla della stagione dell'Atalanta e dei suoi piani futuri per il club bergamasco.
"Il bilancio è molto positivo, ma a Bergamo preferiamo volare bassi, perché nel calcio basta una sconfitta per cambiare i giudizi. Serve equilibrio: prima i 40 punti salvezza, poi di corsa fino alla volata di primavera. Sappiamo da dove veniamo…"
"Il mondo Atalanta sta vivendo anni straordinari. Ed è ovvio che per restare in questa dimensione la continuità in Europa è di fondamentale importanza".
"Ma l’importanza dell’Europa è ovvia per tutti i club. E non solo per il tornaconto economico. L’Europa porta visibilità, attrattività per i giocatori. Il problema è che arrivarci è sempre più complesso: tutti investono e sono più competitivi. Guardo la classifica: in due punti puoi essere dentro o fuori da tutto".
"Non faccio classifiche di merito, ma posso dire che in estate noi abbiamo scelto di investire sull’attacco per mettere a disposizione di Gasperini giocatori con caratteristiche diverse tra i quali potesse scegliere in base alle sue esigenze, in ogni gara. Certo, ci sono tanti giovani, e serve pazienza. Ma Bergamo è il posto giusto per farli crescere. Abbiamo il 3° attacco della A e siamo a 17 marcatori diversi. Non è casuale".
"Non dipendere dai gol di un solo giocatore è un vantaggio. E l’84% dei nostri gol li hanno segnati punte e trequartisti. Scamacca ha bisogno di trovare continuità, in campo dà sempre la sensazione di poter segnare. Crediamo nelle sue qualità e sono convinto che da qui alla fine sarà fondamentale. Se Scamacca farà lo Scamacca, saremo ancora più competitivi di adesso".
"Parlano i risultati: il binomio funziona ancora. Godiamoci questo momento che dura da anni".
"Sì, i lavori sono al passo. Avremo uno stadio di proprietà di 25 mila posti, l’investimento alla fine sarà di circa 100 milioni, nella nuova Curva Sud ci sarà il “museo dell’Atalanta”. Sogno di entrarci regalando a mio padre un’altra stagione in Europa".