PERCASSI ATALANTA CHAMPIONS LEAGUE EUROPA LEAGUE - Il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttosport. Tra gli argomenti trattati, la frequenza regolare della Dea in Champions League e della conquista del titolo dell'Europa League.
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"Nel 2010 abbiamo preso l’Atalanta, io e la mia famiglia, come un atto d’amore. L’Atalanta aveva bisogno di noi e abbiamo risposto presente. Ci sono le ragioni del cuore, ma anche una grande responsabilità che abbiamo sempre sentito nei confronti di Bergamo, quella di costruire un club all’altezza della città stessa. Così con questa filosofia abbiamo portato avanti lo sviluppo della squadra, il progetto dello stadio, del nuovo centro sportivo: tutto a immagine e somiglianza della città, perché tutti ne siano fieri e perché rappresenta al meglio la città"
"Le persone, la passione e la dedizione. Le persone sono fondamentali. Chi lavora per l’Atalanta, e mi riferisco davvero a tutti, dà un contributo fondamentale, semplice quanto concreto. Poi penso a mio figlio Luca, che è un manager straordinario, e a un socio straordinario come Stephen Pagliuca. Le persone sono importanti e intorno alle persone abbiamo edificato l’Atalanta".
"Io dal 2010 fino ad oggi dico sempre: prima facciamo 40 punti per salvarci poi al resto ci pensiamo dopo. Anche dopo la vittoria dell'Europa League? Lo faccio e lo penso davvero. Bisogna stare sempre con i piedi per terra. Il mio progetto iniziale era tenere la squadra in Serie A per dieci anni."