RUGGERI ATALANTA NAZIONALE INTERVISTA - Ha parlato l'esterno dell'Atalanta Matteo Ruggeri ai canali ufficiali della FIGC. Ecco le parole del giocatore della Dea vista della gara di martedì 26 marzo che la Nazionale Under 21 giocherà contro la Turchia. Le sue parole nell'intervista.
"Fin da piccolo questo gesto tecnico mi riusciva bene, ma salendo di categoria è fondamentale continuare a curarlo e migliorarlo. Mi piacevano tantissimo Kolarov e Marcos Alonso, ma anche Maldini. Oggi penso che il miglior terzino in circolazione sia Theo Hernandez. Il mio è un ruolo difficile e faticoso, ma non lo cambierei con nessun altro ruolo al mondo".
"Gasperini nell'Atalanta e Nunziata nell'Italia sono due allenatori che sono stati fondamentali per me, così come lo è stata l'Atalanta, investendo nella mia crescita e nel mio lavoro. Nel quotidiano, è una fortuna allenarsi con Gasperini, che ti sprona a non accontentarti mai e ad andare oltre la fatica. Gli allenamenti ad altissima intensità ti portano a sostenere meglio il ritmo gara. Con Nunziata giochiamo in modo diverso rispetto al club, ma so cosa chiede a me e alla squadra, avendolo avuto già in Under 17: è bello esserci ritrovati in Under 21".
"All'Atalanta guardano prima la persona che il calciatore, ti danno le basi per diventare uomo; la mia famiglia, invece, mi ha insegnato a restare umile ricordando sempre da dove si è partiti. Mia sorella Gaia vive in Spagna, studia e lavora lì; mio padre è stato spesso trasfertista e tra una cosa e l'altra è stato spesso via. Ma siamo molto uniti, c'è il gruppo whatsapp che ci aiuta a condividere le nostre esperienze".
"Amo passare il tempo libero con loro, con quelli che ci sono sempre stati, cosa rara nella vita e ancora di più nello sport, dove molte persone si avvicinano: gli amici veri bisogna tenerseli stretti. I miei migliori amici si chiamano Kevin, Luca e Giorgio: posso contare sempre su di loro, mi danno consigli quando le cose non vanno bene e mi indirizzano sempre sulla strada giusta. Infine i miei agenti (Castellini e Tinti, ndr) che mi danno sicurezza".
"Eravamo appena arrivati allo stadio di Bergamo quando siamo stati raggiunti da questa brutta notizia. É stato un dramma per tutti, anche se non era ancora accertato il decesso di Barone. Sono cresciuto a cinque minuti da dove è cresciuto Davide Astori (San Pellegrino Terme, ndr), quindi mi è sembrato quasi di rivivere quella tragedia. Alla famiglia di Barone mando un grande abbraccio e faccio le condoglianze".