STURM GRAZ ATALANTA PAGELLE- L'Atalanta pareggia a Graz contro lo Sturm, in una partita giocata sottotono dai ragazzi di Gasperini. In superiorità numerica per circa un tempo, infatti, i neroazzurri non riescono a imporre il proprio gioco, se non a sprazzi, e paiono vulnerabili in difesa. Stanchezza o problema di approccio? Ecco le pagelle di Atalantalive.it.
MUSSO, 6.5- Non un serata particolarmente impegnata per il portiere argentino che, tuttavia, nei primi 20 minuti deve stare molto concentrato. Incolpevole sul vantaggio dei padroni di casa, salva l'Atalanta da un ben più preoccupante 2-0 con una gran parata su Stankovic. Concentrato ed efficacie. CONCRETO.
TOLOI, 5- Soffre troppo l'Atalanta in difesa. Brutto il suo errore (sfortunato), che trasforma un tentativo innocuo di Prass nel vantaggio austriaco. Appare nervoso, poco lucido. Non riesce a contenere la velocità degli attaccanti subentrati, nonostante la superiorità numerica. SERATACCIA.
(SCALVINI, S.V.).
DJIMSITI, 5- Non precisissimo, anche se va detto che cresce nel corso della contesa. Paga, come i compagni di reparto, la sensazione di non essere solidissimo davanti alle folate dei padroni di casa. INCERTO.
KOLASINAC, 5- Fatica con i compagni di reparto. Non tanto in marcatura, quanto nella necessità di impostare la ripartenza con passaggi veloci e precisi. Dialoga spesso con Mister Gasperini. Serata non straordinaria. Male nel mani che regala il rigore del 2-2 agli avversari. COMPASSATO.
ZAPPACOSTA, 6.5- La partita, a dirla tutta, non è indimenticabile. Una sua conclusione a rete, tuttavia, intercetta il braccio del difensore avversario, concedendo alla Dea l'occasione di chiudere avanti il primo tempo. Sembra un po' stanco o, comunque, poco esplosivo. Risulta, comunque, efficacie. CINICO.
DE ROON, 5- Fa fatica l'olandese. Nel primo tempo, soprattutto nei primi 20 minuti, l'Atalanta si adatta al gioco degli austriaci, va sotto e rischia di prendere il secondo gol. Non è tutta colpa sua, chiaramente, ma oggi l'equilibratore della Dea è impreciso. Nei passaggi e nell'atteggiamento. APPANNATO.
EDERSON, 5.5- Si accende solo a lampi. Quando lo fa, mettendo pressione allo Sturm Graz, gli avversari sembrano soffrirlo moltissimo. In una partita complicata come questa, dal brasiliano è lecito aspettarsi qualcosa di più. ALTALENANTE.
KOOPMEINERS, 5.5- Al rientro offre una prestazione da due facce. Le idee e la tecnica sono sempre ottime, pare mancare qualcosa nel metterle in atto. Abbastanza comprensibile che gli manchi lucidità. Una partita in superiorità numerica per circa un tempo avrebbe potuto agevolarlo. Lui, però, soffre con la squadra. AFFATICATO.
RUGGERI, 5.5- Irriconoscibile nel primo quarto di partita, prova a crescere nel corso del match. Come parte dei suoi compagni, fatica a entrare in ritmo e, nel complesso, la prestazione è tutt'altro che brillante. SOTTOTONO.
(HATEBOER, 6- Ci mette grinta, voglia e corsa. Tra i subentranti è, sicuramente, quello che ha fatto meglio. POSITIVO).
MURIEL, 8- Lampi di quello che è stato. Il colombiano corre, dribbla, calcia...e segna! Torna a fare una doppietta con la maglia dell'Atalanta, e i suoi due gol sono fondamentali per svoltare una partita complicata. Splendido il primo, che lui riesce a fare sembrare facile grazie a un destro sublime. Freddo e sicuro nel rigore. Ci mancavi. BENTORNATO.
(SCAMACCA, 5- Entra in superiorità numerica e non riesce a essere concreto. Sbaglia un paio di scelte e di soluzioni dentro l'area. Da una prima punta ci si aspetta più letalità. SPUNTATO).
LOOKMAN, 6- Prima dei lampi di Muriel è tra i pochi a provarci. Corre, si smarca, prova ad andare al tiro ma, nella serata di Graz, fatica a essere incisivo. Dà, comunque, l'idea di poter essere pericoloso in ogni momento. IMPRECISO.
(DE KETELAERE, 5- Entra e non dà lo strappo che ci si aspettava da lui. Contro un avversario in 10 e che pare soffrire il dominio tecnico, lui avrebbe potuto brillare. Lui non lo fa. OPACO).
GASPERINI, 5- Il voto è per quanto la squadra non riesce a fare in campo. Lui si infuria, sa bene che la sua Dea stasera fa troppa fatica. I cambi non smuovono un atteggiamento che, soprattutto in superiorità numerica, avrebbe dovuto essere molto diverso.