THIAGO MOTTA ATALANTA BOLOGNA CONFERENZA STAMPA - Vigilia di Atalanta Bologna significa anche conferenza stampa di presentazione del match. Queste le parole di Thiago Motta sulla sfida del Gewiss Stadium valida per la giornata 29 di Serie A.
“Se quella di sabato è la partita più importante della stagione fin qui? Certo, ma solo perché è la prossima. Gasperini lo conosco bene e di lezioni me ne ha date tante, se non è il migliore è sicuramente fra i primi tre allenatori del nostro campionato. La sua Atalanta è una squadra di altissimo livello e non solo da oggi, esprime un bel calcio e ottiene risultati: non è facile arrivare a questo connubio, ma Gasperini ci è riuscito. Come si dovrebbe preparare per affrontare me? No, non mi permetterei mai di dare un consiglio a lui, un tecnico con esperienza che ha già dimostrato tutto”.
“L’Atalanta è un modello per tante squadre, non solo per noi, da diverso tempo funge da ispirazione per diversi club che hanno l’ambizione di crescere. È una società che ha già affrontato l’Europa, i grandi palcoscenici, dunque sa gestire la pressione ad ogni livello”.
SEGUI ATALANTALIVE.IT SU FACEBOOK
“L’equilibrio tattico è importante, Ancelotti al PSG ce lo diceva spesso e sono d’accordo: ogni singolo giocatore deve garantirlo alla squadra. Riccardo ha avuto un problema muscolare e pertanto continua a curarsi in modo preventivo prima e dopo gli allenamenti. Per noi è importante in fase offensiva perché sa arrivare facilmente al gol, ma proprio come Musa deve dare continuità al suo lavoro, non essere soddisfatto di quello che ha fatto nell’ultima partita o nell’ultimo mese. Ha grande fisicità e tecnica, deve solo migliorare la concentrazione negli allenamenti e dal primo all’ultimo minuto anche in partita: in tal senso sta crescendo ma può fare ancora di più”.
“Stefan deve migliorare un po’ nella gestione della palla, ma ha una tranquillità incredibile e sa trasmetterla ai propri compagni, questa è una cosa fantastica. In settimana lavora tantissimo e ciò che si vede in partita è il frutto del suo impegno negli allenamenti. Senza dubbio è stato facilitato dai compagni, così come Lewis (Ferguson, ndr), ma è un grandissimo professionista”.